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Concorso nazionale 10 febbraio
““Identità e Memoria””

 

 

VINCITORI   I  CICLO  
Sezione “Le testimonianze dell’amor patrio nella memoria della popolazione italiana dell’Adriatico orientale”

I PREMIO
Direzione Didattica “P. Novelli” – Monreale (Pa)

La valigia del Ricordo – Classi IV E,  IVD e V A

Insegnanti: Giuseppina Cirino, Giuseppa Nicolosi, Loredana Polizzi
DS Chiara Di Prima

 

Motivazione:
Con notevole sensibilità e accortezza il tema del concorso viene affrontato per mezzo di un’articolata espressione pluridisciplinare in cui gli alunni interpretano con produzioni poetiche, figurative e con notevole capacità espositiva il dramma dell’esodo giuliano-fiumano-dalmato.
Si apprezza inoltre il richiamo a tragiche vicende a noi più vicine sulle quali fondare concreti elementi di cittadinanza attiva.

 

II PREMIO

Scuola primaria “V. Alfieri” – Mirano (Ve)

Giorno del Ricordo. … ma ricordo di cosa? – Classe V

Insegnante: Micaela Zamuner
DS: Alessio Morassut

Motivazione:
Il tema del concorso è trattato attraverso l’incontro con il figlio di esuli lussignani, il quale, oltre a raccontare la storia della propria famiglia, conduce gli scolari alla scoperta del passato per mezzo di documenti e memorie personali. Gli esiti dell’esperienza sono tradotti in un risultato efficace quanto partecipato.

 

MENZIONE SPECIALE
Scuola primaria “L. Gabelli” – Porcia (Pn)

Se il mare fosse de tocio… - Classi IV A-B

Insegnanti: Daniela Morassut, Marina Ennas, Flavia Pilot
DS: Angela Rosato

 

La difficile condizione della popolazione rimasta nei territori sotto il controllo jugoslavo è rappresentata dal divieto delle autorità di celebrare pubblicamente le tradizionali festività religiose. Gli alunni traducono con efficaci disegni quella storia narrata da una testimone e i sotterfugi allora messi in atto nella sua famiglia.

 

 

VINCITORI   II  CICLO
Sezione
“Le radici delle popolazioni italiane nelle regioni adriatiche dell’Impero Austro-Ungarico alla vigilia della Grande Guerra”

 

I PREMIO

Liceo scientifico “ L. Mascheroni” – Bergamo

Simboli e immagini dell’identità italiana nella Venezia Giulia - Classe II G

Professoresse: Elisabetta Sestito, Aurora Scarpellini
DS: Ugo Punzi

Motivazione:
Con originale scelta vengono proposte alcune località dell’Istria, Quarnero e Dalmazia che meglio rappresentano simbolicamente l’identità italiana. Il lavoro, anche graficamente apprezzabile, ripercorre i principali motivi simbolici e come essi hanno concorso nell’identificazione di una precisa memoria identitaria.

 

 

II PREMIO ex-aequo

Liceo Scientifico “G. Galilei” - Catania

Adriatico e Mediterraneo. Quante lingue! – Classe IV N
Studenti: Simone Zuccaro, Stefano Grasso, Alessandro Padalino, Mattia Colica

Professoressa: Mariangela Testa
DS Gabriella Chisari

 

Motivazione:
Una ricerca, per quanto limitata a significativi esempi, di carattere filologico-linguistico mette in luce rapporti, tributi, prestiti tar le lingue di ceppo latino/romanzo e slavo che si affacciano sull’Adriatico fino a lambire la parlata catanese. Si apprezza l’originalità dell’argomento e i risultati conseguiti.

 

II PREMIO ex-aequo
Liceo Scientifico Musicale “G. Marconi” – Pesaro

E quello sguardo che si perde lontano… Antonio Santin: una vita per la sua gente – V M

Professori: Maristella Smiljanca Palac, Giorgio Santi, Teresa Pagnoni, Fiamma Lauri, Eleonora Faraoni

 

Motivazione:
Nella forma di un breve ma efficace documentario viene ripercorsa la vita e l’opera di Mons. Antonio Santin, arcivescovo di Trieste e Capodistria. Le testimonianze storiche e le immagini a corredo restituiscono contemporaneamente l’opera del presule e la sua intramontata memoria.

 

MENZIONE SPECIALE

Liceo Artistico “Dosso Dossi” – Ferrara

Una storia controfattuale – Classe V D
Studenti: Grassilli Federico, Guerrato Emma, Moretti Francesco

Professoressa: Nicoletta Guerzoni 
DS: Fabio Muzi

 

Motivazione:
Con inedita originalità viene proposto il Numero del 27 luglio 1914 dell'Osservatore Triestino, edizione mai uscita, in cui si immagina che il proclama di Francesco Giuseppe sia stato steso con una vocazione pacifista e distensiva. Pregevole esempio di storia contro- fattuale, anche per l'alta qualità della cifra stilistica ed espressiva.